Uno dei temi più interessanti e su cui il mercato sta ponendo attenzione è quello della qualità dell’aria che respiriamo. Complice l’emergenza pandemica dovuta alla diffusione del Covid-19 a livello globale, in tanti si stanno interrogando su cosa e come respiriamo.
Questo, però, non è un tema nuovo. Si parla di qualità dell’aria già da tempo.
In tante città italiane, e del mondo, il tema di un’aria più salubre è piuttosto sentito: respirare aria buona aiuta anche ad avere una salute migliore.
Tante aziende, dunque, hanno puntato a commercializzare prodotti che rispondessero, a pieno o in parte, alle nuove esigenze dei consumatori. Tra i tanti brand non poteva mancare Xiaomi: eccoci a parlare del purificatore d’aria Mi Air Purifier 3H.
Xiaomi Mi Air Purifier 3H: il sistema di filtrazione
Doveroso, prima di raccontare l’esperienza vissuta (e che sto vivendo) utilizzando il purificatori di casa Xiaomi (la line-up di prodotti di questo tipo è ampia), presentiamo brevemente il sistema di filtrazione che il Mi Air Purifier 3H offre.
Filtro HEPA
Il filtro HEPA (High Efficiency Particolate Air filter) presente nello Xiaomi Mi Air Purifier 3H è di forma circolare. Esso è capace di filtrare particelle fino a 0,3 micron di dimensione.
Questo è il cuore filtrante del purificatore. Attraversando il filtro (di cui ne esistono diverse versioni reperibili sul mercato: in colore viola la versione antibatterica, in colore azzurro-verde la versione progettata per contrastare la formaldeide, in colore grigio la versione base) l’aria catturata dal purificatore viene privata delle sostanze inquinanti, nocive e fastidiose presenti nell’ambiente per essere reimmessa in circolo purificata.
Pre-Filtro
Utile, ma di cui non si fa quasi mai menzione, è il pre-filtro. Sullo Xiaomi Mi Air Purifier 3H c’è, ed è comodo alla manutenzione del sistema di purificazione.
Si tratta, semplicemente, di una rete a maglia fine e molto fitta che opera come prima barriera di filtrazione. Su di essa si depositano le particelle di maggior dimensione (peli, polvere, capelli, filamenti vari ecc.) non andando a sporcare e rovinare il filtro HEPA.
Il prefiltro è facile da manutenere: basta smontare lo sportellino posteriore dello Xiaomi Mi Air Purifier 3H per accedervi, con un’aspirapolvere, o un panno Swiffer (o simili) asportare i materiali depositati. Facile, rapido e funzionale!
Carboni attivi
Il terzo livello di filtrazione, la circonferenza più interna del filtro, è quello dove alloggia il filtro ai carboni attivi. Si tratta dello stadio finale di purificazione dell’aria. Esso cattura e trattiene gli odori, i gas nocivi, parte dei VOC (nell’approfondimento precedente, in turchese, trovi più informazioni) e la formaldeide.
Come funziona il Mi Air Purifier 3H
Il purificatore funziona in modo semplice (concettualmente): aspira l’aria intorno, la filtra convogliandola al pre-filtro, al filtro HEPA ed infine a quello a carboni attivi, e la reimmette nell’ambiente.
Il motore interno (molto silenzioso) aspira l’aria dal basso (attraverso i fori presenti sulla scocca del Mi Air Purifier 3H) e dopo averla filtrata la convoglia in alto, attraverso la griglia superiore per riportarla all’ambiente in cui è stata prelevata. Si percepisce, avvicinandosi, una leggera brezza in uscita dalla macchina.
Controlli facili, purificatore smart!
Lo Xiaomi Mi Air Purifier 3H è uno prodotto facilissimo da installare e intuitivo da utilizzare. Si può farlo in modo totalmente manuale, ma anche da remoto grazie all’App di casa Xiaomi (Mi Home, la stessa che si utilizza per gestire il Roborock S5 Max).
Una volta scartato dalla confezione, e collegato alla presa della correte basterà accenderlo e seguire la configurazione guidata, in pochi passaggi, dell’App di Xiaomi. Ed eccolo pronto a purificare!
I controlli sono molto semplici da comprendere, e tutto è estremamente intuitivo. L’abbiamo già detto? Mi sa di si!
I controlli fisici dipendono dall’unico pulsante a sfioramento che troviamo sul corpo macchina. Esso è posto nella parte inferiore del piccolo display OLED su cui troviamo visualizzate tutte le informazioni utili e necessarie a valutare la qualità dell’aria dell’ambiente in cui viviamo.
In ordine abbiamo:
- Indicatore di qualità dell’aria (il numero in grande). Più esso è basso, migliore è la qualità dell’aria;
Da sinistra, verso destra, nella seconda riga troviamo:
- Temperatura ambientale (il sensore, o meglio tutti i sensori sono posti nella parte posteriore);
- L’utilizzo residuo del filtro (viene letto tramite RFID integrato nel filtro) e si aggiorna continuamente;
- Intensità del segnale Wi-Fi;
- Modalità di funzionamento: A per automatico, la luna per indicare la modalità notte, le onde/i flussi per indicare il livello di purificazione (I, II, III) o il cuoricino per indicare che è in modalità manuale.
Controlli da remoto
Per avere il pieno controllo dello Xiaomi Mi Air Purifier 3H è consigliato utilizzare lo smartphone (e la sua App).
L’applicazione, coerentemente alla logica del produttore, è molto razionale. Appena avviata, e dopo aver selezionato il purificatore, ci mostra fin da subito le informazioni principali:
- Il valore di PM2.5 (per microgrammi al metro cubo) ed un indicatore numerico/grafico sulla qualità dell’aria interna;
- Appaiono in seconda battuta temperatura e livello di umidità;
Troviamo poi il bottone per accendere/spegnere l’unità, le modalità di funzionamento (elencate nel paragrafo precedente), un indicatore di durata stimata (in giorni) del filtro HEPA, il programma di pianificazione per accensione/spegnimento programmato ed altre varie impostazioni per la personalizzazione – seppur leggera – delle funzioni.
Si può, inoltre, rinominare il purificatore (comodo se se ne hanno diversi in casa), indicare in quale camera è installato, condividerne il controllo, avviare e impostare automazioni (meglio se abbiamo un sistema smart tutto Xiaomi), aggiornare il firmware, controllare e modificare le impostazioni di rete, di sicurezza e creare il widget per la schermata principale (almeno su Android).
Il purificatore d’aria funziona davvero?
La risposta è sicuramente positiva. Che si voglia ammettere, o meno, il purificatore è dotato di un filtro e funziona: aspira aria dall’ambiente, essa attraversa i filtri della macchina e viene reimmessa nell’ambiente.
Tutto sta nelle attese che si hanno e nell’idea di aria purificata.
Da un oggetto di questa tipologia, in questa fascia di prezzo, non possiamo attenderci un’aria depurata al 100%. Non c’è un filtro chimico, né sistemi di purificazione che distruggono (ad esempio grazie alle scariche elettriche) virus e batteri. All’interno del Mi Air Purifier 3H (e in tutta la serie di purificatori Xiaomi) troviamo esclusivamente un filtro meccanico di tipo HEPA. Però, quando facciamo manutenzione al purificatore, almeno visivamente, possiamo trovare la risposta al nostro quesito: è vero che il purificatore trattiene particelle inquinanti?
La risposta è si!
Manutenzione facile
Dello Xiaomi Mi Air Purifier 3H possiamo dire che è facile da manutenere.
Oltre alle informazioni che ci fornisce l’App sullo stato di durata residua del filtro, è buona norma (un po’ per tutti i prodotti di questo tipo, purificatori, climatizzatori, ventilazione meccanica) curarne la pulizia periodicamente. Bastano pochi minuti.
Aprendo lo sportellino posteriore, dopo aver spento l’unità, si accede al filtro. Smontandolo ritroveremo chiaramente visibili, sulla superficie del pre-filtro, i composti trattenuti dalla macchina. Ci sarà polvere, polline, corpuscoli vari.
E’ semplice e buona norma rimuoverli. Possiamo utilizzare, ed è il suggerimento migliore, un’aspirapolvere (che raccoglierà anche parte delle particelle finite più in profondità) o un panno elettrostatico, tipo Swiffer. Meglio l’aspirapolvere.
Una volta ripulito il tutto, reinseriamo il filtro e avviamo nuovamente il purificatore.
Mi Air Purifier 3H dopo cinque mesi
Sono ormai trascorsi cinque mesi da quando il Mi Air Purifier 3H lavora costantemente, notte e giorno, in casa mia.
Proviamo, dunque, a trarre delle conclusioni.
Innanzitutto bisogna dire che l’impatto estetico del purificatore, nell’ambiente domestico c’è, anche se non è così sconvolgente come si potrebbe pensare. Si vede, e si deve vedere. Non perchè ci sia una prescrizione estetica, ma per funzionare il purificatore deve essere posto in modo tale da poter aspirare in modo agevole l’aria presente nell’ambiente. Non è dunque consigliato nasconderlo dietro mobilio vario, in ambienti incassati, o comunque dove l’accesso all’aria e la possibilità di reimmetterla in ambiente incontra ostacoli.
Su questo tema, design, Xiaomi vince facile. Ma è sempre questione di gusti. Il purificatore, comunque, è leggero e si può spostare in diversi ambienti.
Il suo funzionamento non disturba la quiete quotidiana (né di giorno, né di notte). Premetto di non aver utilizzato mai la funzione notte perchè non ho installato la macchina in camera da letto, bensì nel soggiorno. In ogni caso il purificatore è estremamente silenzioso. Lavora incessantemente in modalità Auto, così da regolare autonomamente – a seconda dell’inquinamento rilevato – il flusso di aspirazione e purificazione.
Il flusso di aspirazione e purificazione si percepisce, esclusivamente se si passa accanto al Mi Air Purifier 3H. In tal caso un leggero venticello ci colpisce.
Innanzitutto confermo che la rilevazione degli inquinanti in ambiente funziona. Aprendo i balconi, lasciando dunque entrare in casa l’aria esterna di Milano – che spesso non è certamente aria di montagna – il purificatore segnala un peggioramento della qualità. Ma anche durante le attività di cucina (arrostire la carne, ad esempio) i valori salgono. Quando l’indicatore raggiunge i livelli limite (arancione/rosso) aumenta anche la forza e l’intensità della filtrazione fino a che i valori non tornano in fascia verde.
Benefici per la respirazione?
L’aria in casa pare migliorata, si. Soprattutto lato odori. Dopo cucinato, e soprattutto la mattina al risveglio, l’aria è più neutra. Resta meno in aria l’odore di cibo.
Per la presenza di minore quantità di polvere nell’ambiente è indubbio che l’azione combinata dello Xiaomi Mi Air Purifier 3H e del Roborock S5 Max restituisce risultati positivi.
L’aria che respiro ha sicuramente meno particolati, e ne sento beneficio al risveglio: il naso è più libero.
Ricordiamoci che non stiamo parlando di un prodotto adatto ad ambienti super affollati, né capace di filtrare virus e batteri (ma serve davvero, in casa? Una volta che il virus ha fatto ingresso, con il suo portatore, il contagio avviene ugualmente. Discorso diverso in ambienti affollati), bensì di un purificatore domestico semplice, ma funzionale.
Consigliato soprattutto a chi vive molto gli ambienti domestici, che sia in città o in campagna (nel primo caso per i PM2.5 che ci invadono, grazie all’inquinamento urbano; nel secondo caso per contenere polveri e pollini che arrivano dall’esterno).
Mi Air Purifier: line-up e filtri
L’offerta di purificatori d’aria di Xiaomi spazia su diversi modelli. Hanno tutti un cuore simile, con un sistema filtrante analogo, ma con portata (ventilatore) diversa: ogni modello ha una capacità filtrante ad ambienti di dimensioni differenti!
- Xiaomi Air Purifier 2H: per ambienti fino a 30 metri quadri, non ha display OLED;
- Xiaomi Air Purifier 3C: per ambienti all’incirca di 35 metri quadri, ha un display OLED proprio come il 3H;
- Xiaomi Air Purifier 3H: per ambienti fino a poco meno di 45 metri quadri (trovate le info in questa recensione);
- Xiaomi Air Purifier PRO: che ha dimensioni maggiori rispetto agli altri modelli, ma sfrutta gli stessi filtri. Si caratterizza per la possibilità di filtrare aria per ambienti fino a 60 metri quadri.
I filtri, invece, sono di tre tipologie. I purificatori, appena acquistati sono equipaggiati con il filtro HEPA grigio. I filtri sostituitivi possono essere inseriti all’interno di ognuno dei purificatori di casa Xiaomi.
- Filtro grigio: è il filtro HEPA base;
- Filtro viola: è il filtro HEPA con trattamento antibatterico;
- Filtro verde-azzurro: è il filtro HEPA con trattamento anti-formaldeide.