Sabato mattina, la luce di una tiepida giornata di inizio primavera filtra dalla finestra. Un raggio caldo accarezza le piante, i riflessi ambrati e verdi riverberano sulla parete e sul giradischi.
Le dita scorrono sulla raccolta di vinili, tiro fuori i Black Pumas. Metto su il disco, play.
Inizia la musica.
E’ così che prende il via il mio fine settimana.
Sony PS-LX310BT
Stavolta il disco ruota, sornione, sul piatto del Sony PS-LX310BT.
Ho lasciato il mio Thorens in disparte, in soggiorno ho installato un un nuovo giradischi. Ho scelto di affidarmi a Sony, con un prodotto non certo top gamma, ma che implementa tante funzionalità che rendono comodo e moderno l’ascolto dei vinili.
Il Sony PS-LX310BT è un giradischi dal look minimale, che io sempre apprezzo, e che per certi versi mi ricorda il Thorens.
Le sue linee pulite, il colore nero predominante, le finiture tinta su tinta, lo rendono sobrio ed elegante. Perfetto per essere protagonista nel soggiorno.
Cosa c’è in confezione?
La scatola del giradischi è anch’essa in linea con la filosofia minimalista del prodotto.
Cartone grezzo, poche scritte e colori tenui.
All’interno, confezionato in abbondante polistirolo (prima o poi ci libereremo di tutta la plastica e dei suoi derivati) troviamo il corpo principale del giradischi.
Subito accanto, fissati con nastro adesivo più forte del cemento a presa rapida, troviamo il piatto poggia-disco, il tappetino soffice e l’adattatore per i 45 giri.
Infine troviamo il coperchio in materiale plastico trasparente, leggermente fumè e i supporti per montarlo. Operazione che si fa rapidamente e con estrema semplicità.
Ben riposta ci sarà la cinghia che dovrà essere installata correttamente per far si che il piatto giri.
Installare la cinghia
E’ un’attività davvero semplice, seguendo le istruzioni non si rischia di incorrere in fallo. In ogni caso, prestare un minimo d’attenzione, aiuta. A darci una mano, preziosa, c’è la linguetta in plastica rossa che aiuta nel maneggiare la cinghia e posizionarla correttamente. Più facile a farsi che a dirsi!
Caratteristiche tecniche
Il giradischi Sony PS-LX310BT si subito apprezzare per le caratteristiche tecniche che lo contraddistinguono.
Le riportiamo per comodità, brevemente, qui.
- Peso: 3.5 kg
- Trazione a cinghia
- Piatto: diametro 296mm
- Materiale braccio: alluminio
- Involucro testina: non sostituibile
- Terminale terra: no
- Consumo energetico: 1,8W
Da segnalare le funzioni:
- Uscita Phono
- Preamplificatore Phono integrato
- Connettività Bluetooth
- Cavo RCA integrato al terminale
- Interruzione automatica
- Avvio automatico
- Ritorno automatico
- Selettore Phono/Linea
- Selettore guadagno: Bassi (-4 dB)/Medi (0 dB)/Alti (+6 dB)
- Velocità: 33 1/3 giri, 45 giri (adattatore per 45 giri incluso in confezione)
Il giradischi, insomma, non si fa mancare nulla. Sony ha realizzato un prodotto contemporaneo, rifinito ottimamente, con un tocco vintage nel design. Ma come funziona, quando è in opera regala soddisfazioni?
Musica ed atmosfera
Sony ha realizzato un prodotto che, esteticamente, è davvero gradevole.
Il Sony PS-LX310BT, col suo design un po’ retrò è un oggetto che non stona affatto in ambiente moderno. I suoi colori sobri, il materiale ligneo ed opaco, le finiture pregevoli lo rendono sicuramente interessante. Non è un oggetto di design, da esposizione, ma non sfigura sicuramente.
Al tatto, infatti, restituisce ottime sensazioni di solidità e qualità.
A rendere ancora più interessante il giradischi è la non rinuncia alla tecnologia. A differenza del mio vecchio, adorato, Thorens (che in termini di qualità non ha nulla da invidiare a nessuno, anzi) apre le porte alla connettività Bluetooth.
Configurazione ed installazione
Il Sony PS-LX310BT, grazie alla tecnologia con cui è equipaggiato, offre una versatilità di installazione impareggiabile.
Con il precedente giradischi, visti i limiti di connettività imposti, fu necessario ragionare sul come fare a connetterlo con la soundbar Samsung HW-Q60T. A tal proposito, se volete connettere un giradischi con sole uscite analogiche ad una soundbar sprovvista di ingressi analogici, consultate pure la guida che abbiamo realizzato.
Amante, io, dei cavi ho scelto di mantenere la connessione fisica tra sorgente e cassa audio. Avendo già integrata l’uscita con cavo RCA (i due connettori, bianco e rosso), è bastato connettervi il convertitore audio da analogico ad ottico e collegare il cavo audio ottico alla soundbar.
Vi inserisco di seguito gli elementi necessari:
Il piacere di un vinile
Il piacere di ascoltare un disco in vinile è qualcosa che difficilmente si sa spiegare, ma regala sicuramente più emozioni che l’uso di un qualsiasi fornitore di musica in streaming.
Qualcuno, dopo aver letto i paragrafi precedenti, si sarà domandato: “Ma se già avevi un Thorens, perchè hai comprato questo Sony PS-LX310BT?”
Domanda lecita e giusta.
La risposta è semplice: offre più versatilità nella connettività.
Se con il giradischi precedente ero vincolato alla riproduzione della musica con la soundbar, adesso, avendo a disposizione anche la connettività Bluetooth, posso scegliere se ascoltare la mia musica con una cassa o grazie alle cuffie auricolari.
Alzo il coperchio, metto su il disco Me and my blues di Muddy Waters.
Con una semplicità disarmante seleziono con la manopola dedicata la tipologia di disco (33 giri o 45 giri) e poi basta un tocco delicato sul pulsante Play.
Il piatto inizia a muoversi, arrivato a rotazione il braccetto con la puntina si sgancia e si posiziona sul primo brano del disco. La puntina cala, la musica inizia a riempire gli ambienti intorno a me.
Meccaniche automatizzate: tanta roba!
Per qualcuno (non io) l’automatizzazione di alcune meccaniche del giradischi non è un vantaggio, anzi riduce la romanticità gestuale connessa alla musica su vinile. Personalmente trovo, invece, che l’avere tutto a portata di un semplice click sia l’ottimo per ridurre al minimo il rischio di rotture. Schiaccio un pulsante, il giradischi fa da se.
E quando il lato del vinile termina, il braccetto torna al suo posto ed il disco si ferma. Cosa chiedere di più?
Schiaccio il pulsante “Start” ed attendo un istante.
Il braccetto si solleva, ruota verso il piatto rotante. Quando quest’ultimo raggiunge la corretta velocità, la puntina viene accompagnata sul vinile. Un leggero fruscio riempie la soundbar, inizia la musica.
Mi lascio avvolgere alla chitarra virtuosa di Muddy, godendomi un album meraviglioso.
La musica continua, quando l’ultima traccia del lato A del vinile termina torna il silenzio. Il braccetto si alza, torna in posizione di riposo. La rotazione lentamente cessa.
E’ giunto il momento di passare al lato B.
Un suono profondo
Se è vero, come è vero, che la qualità del suono dipende tantissimo, se non in maniera quasi centrale, dal sistema di riproduzione, si può anche dire che questo Sony PS-LX310BT restituisce una piacevolezza all’ascolto davvero interessante.
Con tutti i limiti a cui costringe la soundbar (non è un impianto Hi-Fi vero, e lo sappiamo, noi e voi!) il risultato a cui riusciamo a giungere con il set-up utilizzato è molto piacevole e gradevole.
Il giradischi consente di regolare anche i parametri del guadagno, andando a settare, rifinire, l’output.
Il suono è caldo, carico, tondo. I bassi, anche grazie al sub-woofer, sono ciccioni, percepibili distintamente. Il risultato è gradevole, per certo non il massimo ottenibile con un impianto per audiofili (ma in mancanza di spazio, e per divertirsi, basta e avanza).
E la possibilità di sorseggiare un vinile con le cuffiette? Vogliamo parlarne?
PS-LX310BT: soddisfatti?
La domanda a cui vogliamo rispondere, alla fine di questa recensione, è: siamo soddisfatti di questo giradischi PS-LX310BT?
Ormai, dopo averlo utilizzato per un mese intero, possiamo azzardare dicendo: si, siamo soddisfatti!
Sony ha realizzato un prodotto che, nel complesso, dimostra un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Siamo abbondantemente sotto la cifra soglia dei 300€, ma le rinunce sono davvero inesistenti. Anzi, possiamo dire che le opportunità concesse dalla tecnologia di questo giradischi aprono le porte a diversi livelli di fruizione della propria libreria musicale.
Non è un prodotto per orecchie super raffinate, sia chiaro. Chi cerca il best in class, guarderà altrove. Chi vuole costruire un sistema Hi-End cercherà altro hardware, dal giradischi all’amplificatore, fino ai terminali. Chi, invece, vuol godere della musica, con spazi risicati, ottimizzando spazi ed efficienza… beh, il PS-LX310BT è sicuramente una validissima soluzione, così come la soundbard di Samsung (ma esistono anche altre valide alternative). Diventa facile creare un sistema di fondo articolato, connettendo giradischi, tv, consolle ecc. allo stesso dispositivo: versatilità, efficienza e piacere diventano le parole chiave di questo progetto!