Sapere di vino è un libro che ci consente una completa immersione nel mondo dell’enologia, grazie alle parole di Giacomo Tachis.
Ogni appassionato di vino dovrebbe affrontare il nettare divino con numerosi assaggi dalle più disparate bottiglie e leggerne. Oltre a numerosissimi volumi tecnici, didattici e romanzati esistono libri formativi e stimolanti, come questo.
Sapere tutto di vino
Impossibile sapere tutto di vino? Beh, forse si, eppure studiandolo le conoscenze si ampliano. Giacomo Tachis, uno dei più grandi – se non in senso assoluto il migliore – enologi italiani ci regala un tuffo nella storia, nella tecnica, nella filosofia e nei luoghi del vino italiano (e non solo).
Il libro ci aiuta ad immergerci nel mondo enologico in cui Tachis è cresciuto e si è formato. Un percorso colto, articolato, che ha innescato un viaggio tra Toscana e Francia alla scoperta delle migliori tecniche enologiche. Creatore di alcuni dei migliori vini della famosa cantina Marchesi d’Antinori, Tachis ci racconta come dal vino del contadino si è passati a qualcosa di sublime, il vino perfetto (o che ambisce ad esserlo).
La tecnica come strumento di crescita
Un enologo è un chimico, un enologo non può improvvisare, un enologo sperimenta, studia, analizza, ragiona e progetta il vino. Un lavoro complesso che inizia dal terreno, prosegue sulla pianta, e poi si sviluppa ed articola in cantina.
Bisogna progettare, fin dalle basi, quello che è il vino da bere poi, anche a distanza di anni.
Ogni scelta richiede, però, del sapere. Non è certo semplice produrre un buon vino. Concorrono tantissimi fattori, molti non legati all’opera diretta dell’uomo: le temperature, la piovosità dell’anno, i venti, e chi più ne ha, più ne metta.
E così, sulle pagine del libro, scopriamo come nasce un vino rosso e come uno bianco, il senso dell’uso del legno (la botte, la barrique o i tonneau), il perchè delle fermentazioni in bottiglia, come si è passati alle vasche in cemento ed in acciaio. Quali saranno le prospettive di domani?
L’Italia: ogni dove, un vino
Sapere di vino ci guida anche in un percorso di scoperta tra i territori della penisola. In Italia esistono tantissime varietà di vino. dai bianchi, ai rossi, passando per i rosè, gli spumanti dolci e quelli lavorati con metodo classico, vini dolci, liquorosi, fortificati oppure vini muffati… insomma, potremmo introdurre una miriade di varianti e trovare sempre un vino da bere!
Tachis affronta un viaggio breve: ci porta in Toscana, in Sardegna e poi in Sicilia (luoghi in cui ha lavorato in prima persona). Tre luoghi distanti tra loro, dove nascono e si sviluppano vini che caratterizzano – insieme a tanti altri – il prodotto italiano sul mercato globale.
La penicillina guarisce gli uomini,
il vino li rende felici.Alexander Fleming
Perchè leggere Sapere di vino?
Premetto che riuscire a trovare una copia di Sapere di vino, oggi, è molto complesso (sarà ristampato?). Questo volume è una lettura interessante, a tratti forse anche troppo didattica, sul vino.
L’enologo ci guida nel suo mondo spiegandoci come nasce un vino ed il perchè delle scelte fatte in cantina. Dopo i primi capitoli, molto più didattici che narrativi, si aprono le pagine che portano a viaggiare con la testa tra vigne e territori.
E’ un passo avanti nell’approfondimento del tema enologico, una lettura che un appassionato di vino dovrebbe fare per arricchire il proprio bagaglio culturale.
Un libro ormai introvabile
Come detto poco fa, il libro di Tachis è praticamente introvabile. Non si sa se verrà ristampato da Mondadori, ma le parole dell’uomo inventore del Tignanello, del Sassicaia e del Solaia non dovrebbero andar perse.
Cercando in rete ho trovato su “La Fillossera” un link che consente di scaricarlo digitalizzato, o meglio, in pdf. Meglio di nulla, no?