Samsung è uno di quei brand che copre un’immensità di famiglie di prodotti, ma è entrato nel quotidiano di tutti grazie agli smartphone, ai televisori e, non da ultimo, grazie alle soundbar. E’ di queste ultime che parleremo in questo articolo, raccontando nel dettaglio del modello HW-Q60T.
Una soundbar, cos’è?
Prendiamoci un attimo per capire bene cosa è una soundbar, le sue vocazioni e riflettiamo brevemente sul perché comprarne una.
Breve introduzione alle soundbar
Una soundbar, che qualcuno conoscerà con il termine media-bar, è una cassa generalmente preamplificata, dotata di più altoparlanti. Questa tipologia di prodotti nasce per offrire esperienze audio più complesse, ricche ed articolate ai fruitori di dispositivi video-audio: ad esempio i televisori ed i computer.
Le più moderne, inoltre, offrono esperienze d’ascolto molto più immersive che un tempo: il sorround, il virtual sorround, DTS ecc.
Le prime soundbar arrivarono sul mercato nell’ormai lontano 1998, prodotte dalla Altec Lansing, uno dei principali attori del mercato audio degli Stati Uniti, attivo dal 1927. Fu così che, con una singola cassa (dotata di un tweeter e tre full range drivers) divenne possibile sostituire i due speaker (canale destro e sinistro) e non fu necessario utilizzare un sistema di amplificazione.
Samsung HW-Q60T: belle esperienze, ad un prezzo giusto
La soundbar che ci accingiamo a presentare, la Samsung HW-Q60T (semplicemente Q60T da ora in poi), è un prodotto che soddisfa a pieno l’utente, soprattutto rapportando le sue prestazioni al prezzo di vendita. Ma scopriamola più a fondo.
Confezione di vendita
Samsung Q60T è subito riconoscibile come un prodotto della casa coreana. La sua scatola, nel classico blu di Samsung è un bel mattone: grande e pesante!
La forma, premessa necessaria, non è regolare. Ha un corpo principale (quello che contiene la soundbar vera e propria) lungo accompagnato da uno scalino (nella parte bassa) piuttosto pronunciato (in cui risiede il subwoofer).
Ed eccoci dunque a prensetare cosa contiene la scatola:
- Soundbar
- Subwoofer
- Telecomando
- Un paio di batterie
- Cavi di alimentazione (+ trasformatore per la soundbar)
- 1 cavo HDMI
- Manuale utente multilingua
- Staffe per il montaggio a muro
Specifiche tecniche
Per gli amanti dei numeri e delle specifiche tecniche, prima di raccontarvi l’aspetto esperenziale, riassumiamo brevemente le caratteristiche più interessanti del prodotto.
Sotto la scocca della Samsung Q60T pulsa un cuore da 360W.
Con i suoi 9 altoparlanti la soundbar consente di riprodurre fino a 5.1 canali.
Come abbiamo già detto, nel paragrafo dedicato alla confezione di vendita, ad accompagnare la soundbar troviamo un subwoofer wireless (ha bisogno soltanto di essere alimentato, ma si connette via Bluetooth al corpo principale).
Per offrire un’esperienza più appagante, Samsung ha dotato questa soundbar di preset di equalizzazione:
- Standard
- Game Pro
- Adaptive
- Sorround (Sound Expansion)
- DTS Virtual
Inoltre si ha compatibilità con diversi formati di file audio:
- MP3
- WAV
- OGG
- AAC
- AIFF
- FLAC
Connettività
Aspetto molto interessante, e di importanza assoluta è la connettività consentita da questa soundbar. La Samsung Q60T offre le seguenti alternative:
- HDMI in
- HDMI ARC
- HDMI out
- HDMI CEC
- Toslink (Optical in)
- Bluetooth (multi)
- USB (music playback)
Inoltre consente l’uso con un singolo telecomando (quello del televisore) anche delle sue specifiche funzioni, che offre la massima integrazione quando si adopera in simbiosi ad un televisore Samsung.
Purtroppo non abbiamo funzioni smart, non c’è dunque compatibilità con Smart Things di Samsung (poco male, se adoperata con TV del produttore coreano, si gestisce di riflesso dal televisore), non ha compatibilità con assistenti vocali, e non è possibile utilizzare un account Spotify direttamente dalla soundbar.
A completare il quadro delle caratteristiche di prodotto abbiamo il peso: 7.4 kg (3.4 kg la soundbar, 4 kg il subwoofer).
Touch & Feel
Siamo pronti per entrare nel cuore vero e proprio della recensione, ma penso che sia necessario raccontare brevemente le sensazioni tattili e visive che restituisce questo prodotto.
La soundbar Samsung HW-Q60T è molto elegante, con un design minimale, pulito, razionale. In tinta nera (unico colore disponibile) si presta ad ogni stile d’arredo.
Le linee, che per qualcuno potrebbero essere molto spigolose, sono pulite, nette, semplici e danno armonia al corpo principale.
Il subwoofer invece è un po’ meno minimalista: sul fianco destro (visto frontalmente) è presente un rigonfiamento (piccolo, quasi impercettibile) che consente alla cassa di fare il proprio dovere. In verità non ci farete neppure caso, quotidianamente!
Il senso di ordine regna sovrano, ed anche i materiali sono davvero di ottima qualità. Pastiche, legni e metallo sono piacevoli al tatto e oltre a non trattenere le impronte, non attraggono neppure il pulviscolo presente in aria. Insomma, anche la pulizia è molto, molto, semplice.
I pulsanti, presenti sulla scocca superiore della soundbar sono in materiale plastico, morbidi, e restituiscono una sensazione di chiara solidità quando vengono pigiati.
Ed il telecomando, in plastica opaca è davvero ergonomico e piacevole da maneggiare.
Facile da installare e configurare
L’installazione e la configurazione della soundbar Samsung Q60-T sono due attività che si fanno in un batter d’occhio! Sono davvero semplicissime.
Installazione
Installare la soundbar ed il suo subwoofer non richiede più di cinque minuti.
Una volta scartata, la soundbar è già pronta per essere messa in opera. Basterà posizionarla sul piano d’appoggio eletto (o, se la si desidera a parete fissare le staffe come da istruzioni) e procedere subito ai collegamenti: quello elettrico e quello alla sorgente audio desiderata.
Il collegamento elettrico è banale: inserire la presa a parete (o nella ciabatta/doppia presa) e collegare l’alimentatore (trasformatore) nell’apposito ingresso sito nella parte inferiore della soundbar.
Si può procedere dunque a collegare la soundbar alla fonte che si preferisce: il televisore? Lo smartphone o il tablet? Un giradischi (vi spieghiamo come fare)?
Per il collegamento al televisore, soprattutto se Samsung, vi suggeriamo di utilizzare la porta HDMI ARC, sia sulla Q60T che sul dispositivo video. Così sarà possibile controllare, in modo puntuale, la soundbar come slave del televisore. Accenderemo l’uno, e si accenderà l’altra. Equalizzeremo l’uno, di conseguenza si equalizzerà l’altra.
Per sorgenti Bluetooth nessun problema. Collegato a smartphone o tablet, la soundbar sarà reattiva non appena indicheremo all’audio di passare su di lei.
Col cavo ottico, nessuna differenza. E’ semplicemente un plug & play.
Dopo aver collegato e acceso la soundbar procediamo a connetterle il subwoofer. Basterà alimentarlo, utilizzando il suo cavo elettrico, e accenderlo con un tocco sul pulsantino retrostante. La lucina blu si accenderà e dopo un attimo sarà collegato alla soundbar! Ci siamo, tutto è pronto a suonare per voi.
Configurazione
Una volta collegata, dunque installata, la soundbar non ha bisogno di grandi configurazioni.
Col proprio telecomando sarà possibile definire alcuni parametri, quali il volume o l’equalizzazione, ma se decidessimo di collegarla al televisore, via HDMI ARC, non serve neppure impostare questi elementi.
Per gli altri usi, invece, il telecomando torna sempre utile, anche se non indispensabile.
Con HDMI ARC si fa riferimento ad un protocollo che si trova all’interno dello standard HDMI. ARC (Audio Return Channel) è nato per semplificare le attività di collegamento tra sorgenti audio-video e periferiche, riducendo il numero di cavi e ottimizzando la resa.
Solo nel 2009 il protocollo ARC è entrato a far parte dello standard HDMI, semplificando numerose installazioni audio-video: addio il doppio collegamento di cavo ottico e cavo video!
Collegare un sistema audio-video tramite cavo HDMI ARC è molto semplice.
Ci servono poche cose: la sorgente audio (che ha, in dotazione – meglio controllare sempre – una porta HDMI ARC), una periferica audio dotata di ingresso HDMI ARC e un cavo HDMI.
Basterà inserire nei suddetti ingresso ed uscita il cavo e le due periferiche saranno pronte ad integrarsi. Per un’esperienza più completa, attivando l’HDMI CEC sarà possibile controllare con un solo telecomando entrambi i dispositivi.
Inoltre, potrebbe essere necessario intervenire sulle impostazioni del televisore: dalle impostazioni bisognerà selezionare l’uscita audio (se non direttamente riconosciuta), andando a preferire quella esterna.
Vivere con la Samsung HW-Q60T
Ormai è da un po’ che la Samsung Q60T è collegata al mio televisore.
E’ li, sotto di lui, a regalare un boost evidente alle sue performance audio mentre dal divano ci si gode serie e film.
L’integrazione è completa (come raccontato prima), e col solo telecomando del televisore posso gestire anche l’equalizzazione della soundbar. Direi perfetto, semplice ed immediato. Meno aggeggi in giro, un’esperienza unica, con un risultato molto soddisfacente.
L’audio, rispetto a quello del solo televisore è molto migliorato: è più corposo, pieno e rotondo. Il subwoofer fa la sua parte, e a volumi bassi probabilmente si fa sentire un po’ troppo (nell’audio generale, il suono sub è presente e molto evidente).
Film e serie tv
La soundbar si comporta in modo egregio con film e serie tv, riprodotte da portali di straming quali Netflix, Amazon Prime Video, Now TV e Disney+.
Complice la sorgente che consente di selezionare l’audio che preferiamo (classico stereo o 5.1) l’avvolgenza dei suoni è evidente. In scene action, indubbiamente, la soundbar rende al meglio, ma non sfigura neppure in altre occasioni. L’unico momento in cui non da il meglio di se, al 100%, è con il volume basso in scene di puro dialogo (il “rombo” del sub è presente e riverbera cupamente il suono delle parole). Niente di sconvolgente… ma non è un suono super-cristallino (solo in questi casi specifici!).
I classici canali TV (digitale terrestre)
Quando si guarda la tv attingendo dal palsesto delle reti Rai, o Mediaset o del gruppo La7 (e tutte le altre) sinceramente la Q60T si dimostra valida, ma non è la situazione d’uso che le rende giustizia.
Sorgenti audio spesso mal equalizzate, con canali stereo dai volumi molto molto bassi, non fanno ruggire la soundbar così come si dimostra capace di fare in altre occasioni.
Migliora, così, si l’audio del televisore, ma si rizzano meno i peli sulle braccia!
Giocare con la consolle
La Samsung HW-Q60T è fatta per farci giocare con più gusto? Si, risposta affermativa.
Provare per credere! Quando il blip della Xbox One si fa sentire, e la consolle si accende, la TV e la sounbar switchano automaticamente in modalità Gioco/Games. Cambiano i settaggi video e le impostazioni dell’audio. Ci siamo.
Play!, si avvia il bellissimo Forza Horizon e tra gli schenari HDR, il rombo della Mustang GT, il richiamo alle corse su asfalto bagnato ci si immerge in un mondo incredibile. L’audio esplode, corposo e grasso, avvolgendo il giocatore.
Ed è questo un esempio calzate di esperienza sensoriale… si, non esageriamo: non ci sono profumi e sensazioni tattili (oltre al vibrare del pad) a rendere l’esperienza più vicina alla realtà, ma occhi e orecchie gioiscono.
L’audio regala il meglio di se anche in altre occasioni: con Unravel, complici i suoni melodiosi e le atmosfere dolci e magiche la voglia di perdersi in un mondo di fantasia cresce. I suoni, complessi per frequenze, sembrano circondarci.
E a chi desidera spremere la Q60T (e i propri muscoli) non può mancare Just Dance. Colori brillanti, musiche adrenaliniche o grandi classici trovano la perfetta fusione in un gioco di ballo che fa esplodere il sub e ci immerge in note di ogni genere!
Musica… da Spotify!
Piacevole è la sensazione di immersione durante l’ascolto di musica da Spotify, che sia essa riprodotta in streaming da smartphone, tablet o smart tv.
Grazie al subwoofer i bassi sono presenti, grassi e corposi. Se piace la musica molto “gonfia” allora l’esperienza è molto molto appagante (e a me non dispiace avere bassi marcati), se invece piace un ascolto più limpido e leggero basterà spegnere il sub e tutto cambia.
Musica… da vinile!
Per gli amanti del vinile, anche se non è certo la Samsung Q60T la soluzione perfetta, non è detto che non si possa avere un’esperienza d’ascolto piacevole.
Seguendo la guida già pubblicata, potrete collegare un giradischi analogico alla soundbar e godere di tutto il piacere del vinile… compreso il fruscio della puntina!
L’audio sarà caldo, avvolgente e non cristallino come un impianto high end, però spazio, versatilità e semplicità d’uso saranno dalla vostra!
Conclusioni
Samsung ha realizzato un prodotto soddisfacente, infatti la soundbar HW-Q60T è un prodotto che equilibra perfettamente prestazioni e prezzo.
Non avrei consigliato il prodotto ad occhi chiusi se offerto al suo prezzo di listino (poco meno di 450€) ma essendo disponibile su Amazon a circa la metà direi che si rivela, senza dubbio, un investimento azzeccato!
Esteticamente è un prodotto curato, perfetto per adattarsi ad ogni tipologia di arredamento. I materiali restituiscono ottime sensazioni tattili ed utilizzarla è davvero semplice.
I bassi corposi, grassi, pieni rendono esplosive le scene action e fanno salire l’adrenalina durante sessioni di gioco con la consolle. Per la musica regala modernità, non è impeccabile sotto ogni punto di vista, ma consente un salto in avanti rispetto al televisore e alle più disparate casse Bluetooth disponibili in commercio.
Nel catalogo Samsung esistono anche versioni più performanti (e costose), come ad esempio la Samsung Q70T che offre anche la compatibilità con gli assistenti vocali e la connettività a Smart Things. Ovviamente il prodotto perfetto per ognuno di noi è diverso, essendo strettamente legato alle nostre più personali esigenze.
Consiglierei la Q60T a chi ha voglia di un’esperienza audio completa, avvolgente e decisamente soddisfacente, per godere di film, serie tv, giochi e musica in modo semplice e rapido.
Dopotutto, ormai, un dispositivo smart (Google o Alexa) in casa c’è già!
In più, anche la Samsung HW-Q60T è espandibile associandole ulteriori casse per aumentare la qualità dell’esperienza d’ascolto! A cuor leggero, serenamente, vi direi: fatela vostra!