In un articolo precedente abbiamo cominciato ad affrontare il discorso di come scegliere uno zaino. Bene, adesso vi voglio parlare dello zaino che ho scelto io per la mia routine quotidiana (casa-lavoro) ma anche per brevi viaggi. Tuffiamoci subito nella recensione di Errant!
Questo articolo é scritto in un momento molto particolare per tutto il mondo. L’augurio è quello di poter presto tornare ad esplorare.
L’azienda.
Questo zaino è prodotto da un’azienda americana con sede Salt Lake City, UT: BoundarySupply. La modalità di distribuzione è avvenuta attraverso una campagna di crowdfunding.
Per dovere di cronaca Errant è stato il secondo prodotto finanziato da Boundary in modalità crowdfunding. Il primo, che ha rappresentato anche il modello di lancio dell’azienda è stato il Prima system.
In questo momento (Maggio 2020) l’azienda sta finanziando un terzo prodotto: Arris; uno zaino da viaggio; la modalità è sempre crowdfunding: Arris. Rimanete sintonizzati su questo blog per ulteriori aggiornamenti.
Quando si ha a che fare con aziende che ricorrono al crowdfunging è sempre opportuno verificare la loro reale capacità di esecuzione per non ritrovarsi in condizioni spiacevoli. Boundary orami comincia a far parte di quelle aziende che hanno dimostrato di poter gestire campagne di produzione, quindi dal punto di vista dell’esecuzione della campagna mi sentirei di essere tranquillo.
D’altro canto, però, non è esente da problemi. Infatti, spesso, i prodotti vengono consegnati in grande ritardo ed è molto facile imbattersi online in persone non soddisfatte né del rispetto dei tempi né del customer service.
La mia esperienza è stata neutra, devo dire che io stesso ho sperimentato una lungaggine nel processo di spedizione ma ho anche sperimentato un customer care molto presente. In conclusione se la vostra aspettativa è quella di acquistare da un’azienda abituata a manipolare ‘grandi numeri’ probabilmente sarete delusi.
Lo zaino
Veniamo finalmente all’oggetto di discussione.
Io ho acquistato lo zaino intorno allo scorso Settembre e mi è stato recapitato circa un mese e mezzo dopo. Ho scelto il colore base, ovvero una sorta di color senape.
Ho anche di acquistato alcuni accessori, ovvero: port kitt; PK-1 Case; HT KEY clip. Totale $324.86.
Uso lo zaino come mio accessorio quotidiano; in particolare lo utilizzo per il trasporto del computer e di tutti gli accessori ad esso connessi.
In viaggio lo utilizzo anche come bagaglio a mano trasportando abbigliamento nel packing-cube.
Non consiglierei lo zaino per un fotografo, il motivo è che non ha un accesso diretto (quick) al contenuto. Esiste un accessorio che cerca di indirizzare lo zaino verso un bacino utenti di fotografi (MK) ma senza riuscirci completamente; infatti l’accesso all’attrezzatura è dall’alto e quindi presuppone di dover posare lo zaino.
Il look generale dello zaino è quello di una sacca, complice anche la modalità di accesso superiore (top-loader) che, non avendo cerniere laterali, fa sì che la struttura rimanga morbida anche in assenza di contenuto. Diversamente altri zaini dalla struttura rigida mantengono sempre la stessa forma anche in assenza di contenuto.
I materiali e dimensioni
La scelta dei materiali è sicuramente di altissima qualità. Nello specifico si legge sul loro sito l’utlizzo di diversi nylon: 500D Nylon Kodra per la parte esterna, 210 Nylon Kodra per i rinforzi delle zip (che rendono lo zaino water-resistant). Il tessuto invece è realizzato con 420 High Tenacity Hypalon. A completare la fornitura troviamo anche delle zip YKK.
È opportuno sottolineare come tutti i materiali e i processi produttivi siano stati certificati BlueSign; ovvero prodotti e lavorati con rispetto dell’ambiente del diritto dei lavoratori.
Al tatto la sensazione è molto positiva, si percepisce immediatamente la robustezza dei materiali e la loro durabilità. La zaino è anche corredato da una garanzia a vita.
Le sue dimensioni sono di L:20 W 13 D 6 Il peso è di circa 1KG.
Lo zaino ha una capienza di 24L, quindi si posiziona in una fascia ‘every day’.
L’esterno
La zaino si presenta come un top-loader, ovvero uno zaino ad accesso superiore. Il meccanismo di chiusura è affidato a due clip magnetiche che una volta in posizione di chiusura di aprono con un piccolo movimento verso il basso della copertura principale.
A garantire un miglior livello di sicurezza e di impermeabilita’ interviene una zip che scorre lungo tutto il perimetro dell’apertura. Sulla parte frontale è presente anche una tasca in modalità ‘accesso rapido’.
Essendo una tasca esterna gli oggetti che andremo a trasportare avranno un accesso privilegiato, quindi questo la rende adatta per telefono, auricolari bluethoot fino anche ad occhiali da sole; questa tasca, infatti, è rivestita di una materiale antigraffio (nywhool) che promette di prendersi cura anche degli oggetti più delicati.
Continuando a restare sulla parte frontale notiamo alcune fibbie utili per il trasporto esterno. Esistono infatti dei lacci con alle estremità dei piccoli moschettoni che corrono da un lato all’altro dello zaino permettendo il trasporto esterno di: materassini, casco, drone etc.
Infine troviamo anche delle piccole fibbie utili per appendere luci di segnalazione di posizione se si è in bicicletta per esempio.
I due lati dello zaino sono diversi; con lo zaino indosso a sinistra abbiamo un’altra tasca quick access mentre a destra lo scomparto la borraccia o per un treppiedi.
Cominciando da quest’ultimo scomparto é interessante la scelta di averlo dotato di una elastico che ne permette l’espansione. Grazie a questa elasticità infatti riesco a farci entrare la mia borraccia da 1L. Boundary prevede di utilizzare questo scomparto anche per dei treppiedi.
Spesso, la parte che rimarrebbe fuori del treppiedi generebbe troppo movimento esterno portandolo a sbilanciarsi o addirittura a fuoriuscire, per questo motivo ci viene in aiuto un comodissimo laccio a scomparsa che si aggancia ad una delle fibbie frontali con un uncino per mettere in sicurezza anche oggetti molto alti.
Spostandoci dall’altro lato troviamo la seconda tasca quick-access (chiamata da Boundary commuter pocket, ovvero la tasca del pendolare proprio a sottolineare la facilita’ di accesso). Questa tasca, trovandosi sul lato, è sia molto capiente sia molto facile da accedere anche senza togliere lo zaino, infatti è sufficiente sfilarsi la spalliera destra e far scorrere lo zaino su un lato (come se lo stessimo abbracciando) per potervi accedere. Una volta aperta la tasca rivela una certa organizzazione: sono infatti presenti due scomparti per penne, uno scomparto di dimensione media e uno di grandi dimensioni, infine é presente anche una clip magnetica per appendere il portachiavi.
La tasca interna di grandi dimensioni bene si presta ad ospitare il telefono; questa scelta è ulteriormente incentivata dalla presenza di un piccolo canale di comunicazione tra questa tasca con il contenuto principale dello zaino a suggerire la possibilità di collegarci una batteria esterna per la ricarica.
Chiudiamo questa tasca e completiamo il tour esterno dello zaino con la parte posteriore.
Stravagante il motivo dello schienale infatti questo si presenta con una zigrinatura di plastica dura lungo tutta la lunghezza dello zaino. Questo inserto non è presente al centro, proprio dove incontra la nostra spina dorsale, creando un canale d’aria che sarà particolarmente utile durante il periodo estivo.
Le spalline sono molto molto robuste, sinonimo di grande fiducia. Sulle spalline sono presenti sia l’attaccatura per il laccio frontale rimovibile (quello che passa sullo sterno e che distribuisce il peso frontalmente) sia ulteriori fibbie per segnalatori luminosi frontali.
La parte posteriore può ritenersi conclusa solo presentando le due ultime tasche di questo zaino: una con zip una con velcro.
Entrambe hanno la caratteristica di tasche ‘segrete’ essendo nascoste dal nostro corpo. Io ci metto il passaporto e un portafogli di emergenza con ulteriori contati.
Francamente non sono sicuro che la tasca con il velcro sia una vera tasca, quindi non la utilizzo. Di sicuro il suo utilizzo prevede di tenerci il laccio che raccoglie le spalliere fungendo da passante per il manico di un trolley.
Concludo la parte esterna citando due maniglie, una sulla parte alta e una sulla parte laterale (lato quick access). Entrambe sono molto minimali ma molto robuste. Unica considerazione sulla maniglia laterale è che è cucita solo su un lato quindi quando la si va ad impugnare, in modalità valigetta per intenderci, lo zaino inevitabilmente sarà obliquo rispetto al pavimento. Questo, secondo me, non rappresenta un grande problema ed è giustificato dal fatto che questo zaino ha un carattere every day e non zaino da viaggio.
Interno
È finalmente arrivato il momento di aprire lo zaino!
Come detto precedentemente lo zaino presenta un accesso dall’alto, ma questo non è l’unico modo. Infatti ci sono due cerniere che corrono lungo i 3/4 del perimetro dello zaino garantendo diverse modalità di apertura: dall’alto, di lato, totale.
Aprendo lo zaino dall’alto si ha adesso al compartimento dove è ospitato il portatile e dove trova anche spazio un altro spazio dedicato ad un tablet e/o quaderno. Lo spazio per il portatile ospita senza problemi un pc da 15 pollici, questo spazio è anche sollevato da terra in modo da proteggere il portatile da eventuali urti con il suolo. Lo scomparto per il portatile è rivestito dello stesso materiale antigraffio della piccola tasca frontale. L’accesso allo scomparto è gestito con una piccola fibbia magnetica che serve anche a chiudere lo scomparto più piccolo del tablet. Ci vuole un pò di pratica prima di prendere familiarità con questa fibbia. Lo scomparto che protegge i materiali elettronici presenta al suo esterno due piccole tasche a retina elastica ideali per trasportare un mouse un caricatore o anche una batteria portatile. In quest’ultimo caso è interessante la combo con il piccolo passante verso la tasca commuter per la ricarica di un dispositivo.
Interessante anche la tasca di quick-access interno realizzata sempre con una rete elasticizzata utile per ospitare magari delle cuffie di grandi dimensioni.
Continuando con la parte interna rimangono da esplorare due ulteriori tasche interne laterali realizzate sempre con una retina elasticizzata.
Tutto il resto dello spazio interno è a disposizione per il trasporto di qualsiasi cosa, ultima chicca sono le due fasce di velcro che interagiscono con alcuni accessori (prevalentemente quelli fotografici).
Ultima ma non per importanza una tasca esterna (che ruba spazio all’interno) anti-odor pensata per trasportare abbigliamento o scarpe.
Verdetto
In conclusione Errant di boundary é un ottimo zaino che dà il meglio di se in condizioni di trasporto everyday. Il suo look lo rende adatto a persone che non amano necessariamente apparire un ‘tech geek’ ma nasconde un’eccellente organizzazione interna ideale al trasporto nelle condizioni d’uso più disparate. Utilizzarlo é un piacere grazie alla qualità degli accessori e alle imbottiture importanti che lo renderanno sempre facile da trasportare. Un difetto che molta gente riscontra é legato alla chiusura del comparto principale, infatti spesso é difficile beccare i magneti al primo colpo. Poco male.