Una terra verde, immersa nella catena delle Orobie Bergamasche, accoglie i curiosi che decidono di perdersi tra boschi e borghi di montagna. E’ la Valle Imagna, un luogo che rappresenta, probabilmente in modo ancora autentico, lo spirito della montagna bergamasca. Seguendo la valle si raggiunge il Resegone, ma è attraversandola che si incontrano tanti piccoli comuni che vivono di allevamento, attività agricole, piccole realtà turistiche (e termali) e tanto pendolarismo.
Una passeggiata con i lama
Domenica di sole, dopo un sabato un po’ uggioso. Svegli di buon mattino, dopo aver sorseggiato un caffè caldo ci siamo messi in auto e abbiamo puntato il navigatore verso la Valle Imagna. Destinazione: Agriturismo Scuderia della Valle.
Lo abbiamo scoperto un po’ per caso, grazie ad instagram (ci seguite già? Basta un click: The Monkey). Dopo aver prenotato – nonostante ci fosse il rischio di qualche precipitazione nel fine settimana – ci siamo preparati a questa giornata un po’ particolare.
Ci aspettava una passeggiata con i lama.
Da Milano, che utilizziamo come punto di riferimento, si raggiunge la Valle Imagna e l’agriturismo in circa un’oretta. Bisogna percorrere l’autostrada e imboccare l’uscita Dalmine.
La strada è una classica strada di montagna, circondata da alberi, con scorci meravigliosi sul fondovalle e che attraversa, tortuosa, piccoli borghi.
Una volta giunti a destinazione, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio, ci siamo spinti alla scoperta dell’avventura che ci attendeva.
L’agriturismo è molto carino, curato e con subito adiacente un percorso che guida lo sguardo, tra recinti, gabbie e spazi riservati alle bestie, su diverse tipologie di animali: dalle oche, galline, conigli, ai cavalli, ai lama ed agli alpaca, ed ancora ai rapaci, alle gru (coronate e non), ai pavoni, ai maialini pancia a tazza, ma anche su corvi, fagiani, porcellini d’india e chi più ne ha, più ne metta. C’è perfino un dromedario!
Il trekking
Raggiunto il recinto con gli alpaca ed i lama, e riunitosi il gruppo della giornata, hanno preso il via le presentazioni con gli amici quadrupedi!
Dopo l’introduzione all’animale (con qualche spiegazione interessante sulla specie: il lama e l’alpaca non sono lo stesso animale!) si è abbinato ad un conduttore un compagno. A me è toccato l’irrequieto Pasqualino.
Dopo le presentazioni e la presa di confidenza con l’animale si aprono i cancelli ed il trekking ha inizio. Si passeggia lungo il sentiero della montagna, attraversando boschetti e ruscelli. Il profumo di montagna c’è, e si sente. Cinguettano gli uccelli, una brezza leggera trasporta il suono delle foglie. IL primo tratto non è affatto impegnativo, ed è proprio nei primi attimi che si prende maggior confidenza con il lama! Bisogna capire come gestirlo: lui tira, lui vuole sorpassare – si procede in fila indiana! -, vuole far merenda, vuole grattarsi, vuole giocare!
Non è tutto sentiero
Non tutto il percorso è su sentiero, alcuni tratti si percorrono lungo strada asfaltata dove il traffico è davvero irrisorio. Ogni tanto un’automobile, una motocicletta o una bicicletta passa e c’è il rischio che l’amico lama sbandi! Quindi presa salda e decisa sulla briglia.
Si passeggia rilassati, con le dovute pause fisiologiche dei quadrupedi: la fortuna vuole che se uno solo va alla toilette, lo fan tutti! Quindi pause scandite e di gruppo!
Dopo un primo tratto ci si trova a superare un tratto di sentiero un po’ più impervio dove bisogna condurre il lama precedendolo. E’ un piccolo tratto ma un po’ impegna! E poi tra muretti a secco e ampi pascoli siamo nel cuore della montagna.
Passeggiata e pic nic
Dopo aver attraversato un po’ di sentieri molto affascinanti, ci si ferma per una sosta. Qui, in una radura, dovrebbe consumarsi un pic nic! Purtroppo però la nostra giornata ha previsto – o per fortuna – una pausa diversa. Dopo aver fatto pascolare i lama e gli alpaca, chiacchierando, abbiamo ripreso il cammino baciati dal sole.
Obiettivo: raggiungere le scuderie per la merenda (causa pioggia nei giorni precedenti non è stato possibile fermarsi a fare la pausa cibo con gli animali, ma è stata prevista in sede).
Lasciati gli animali ci siamo rifocillati. Nel pacchetto era previsto un aperitivo pic nic, ma lo abbiamo consumato a tavola. Salumi di produzione propria, qualche formaggio e del buon pane. Accompagnava il tutto un cocktail a scelta. Piacevole.
Pranzo e ritorno
Dopo l’avventura con i nostri amici camelidi, con l’appetito stuzzicato dalla merendina abbiamo deciso di fermarci anche per il pranzo.
Ci siamo accomodati, con temperature tiepide, e abbiamo gioito con dei casoncelli che, nonostante qualche anno di dimora a Bergamo, mai avevo trovato di cotanta bontà! Ci hanno deliziato anche dei raviolini di patate e rape rosse, così come gli gnocchi.
Abbiamo continuato con toma impanata e polenta e con cervo brasato e polenta. Molto gustoso il secondo, un po’ meno il formaggio – troppo secco.
Infine dolcetto: torta di mele, tiramisù e torta cioccolato e pere. Buoni!
Terminato il pranzo, accompagnato da vino della casa, e sorseggiato un caffè ci siamo rimessi in auto per far ritorno a casa.
Una giornata rilassante
Tirando le somme, l’esperienza fatta è stata positiva. Rilassante e simpatica.
La passeggiata che non è stata impegnativa si è rivelata un’esperienza allegra, un po’ fuori dalle classiche uscite in montagna. Sicuramente incantevole per i fanciulli in più tenera età, ma anche per chi volesse trascorrere mezza giornata in modo diverso potrebbe essere un’ottima soluzione.
Impagabile il respirare aria buona (sensibili al tema dell’aria di buona qualità?), e piacevolissimo anche il pranzo.
Insomma, per famiglie in cerca di svago… questa potrebbe essere un’ottima scelta!