Questo libro, dalla copertina rosa sgargiante, è difficile da raccontare. Potrebbe apparire contorto, oppure complesso, per qualcuno potrebbe sembrare una raccolta senza logica di storie sciocche, per qualcuno essere elemento di turbamento, o di riflessione. Chissà!
Una cosa è certa: leggerlo è meglio di raccontarlo o di tentare di capirlo aggrappandosi ad un riassunto.
La Q di Qomplotto
E’ un titolo che tenta di vendere il volume? Si, indubbiamente. Ma l’acquisto merita. Proverò a raccontarvi, per quanto possibile, perchè.
QAnon e dintorni
QAnon è un inizio, ma anche una fine, in questo libro scritto da Wu Ming 1 ed edito da Alegre. Il libro si apre proprio affrontando il tema che, negli ultimi due anni, ha riempito TV, radio e siti web (di informazione o disinformazione): QAnon.
Guardato superficialmente QAnon può essere considerato un continuo racconto di cose raccattate qui e li, mescolate con un cucchiaio enorme e niente di più. Eppure questo fenomeno ha influenzato le elezioni politiche americane portando Trump a diventare Presidente degli Stati Uniti d’America. Mica bazzecole.
Le storie intorno al mito di QAnon sono le più disparate: da Bill ed Hillary Clinton che banchettano con il sangue di infanti torturati per sorseggiare l’adrenocromo, a Tom Hanks arrestato in Australia. Da riti pedo-satanici a poteri occulti pronti a conquistare il mondo. E Trump salvatore della Terra.
Vi scappa da ridere, vero?
Le origini della follia
Il libro diventa interessante, dal punto di vista dei contenuti, perchè indaga la genesi del fenomeno QAnon. Lo fa partendo da lontano e portandoci ai giorni nostri. Non è una narrazione lineare, però, ed è giusto saperlo.
Esso, a quanto riportato nelle pagine del volume scritto da Wu Ming 1, risale a tempi impensabili: c’è dentro un po’ di tutto.
La storia, senza fare spoiler, nasce davvero in epoche non sospette. Purtroppo, appunto, richiama alla memoria eventi e fatti catastrofici del passato: l’odio verso il popolo di Israele, la caccia alle streghe (interessante la lettura del saggio Streghe), falsi documentali (tra i vari i Protocolli dei Savi di Sion, il Necronomicon), leggende popolari, tanto trollaggio e – a parer mio – la mancanza di una solida base culturale.
Di tutto un po’
C’è di tutto, in questa zuppa di fatti!
Senza esagerare, a tratti sembra di viaggiare tra le puntate di Voyager (ricordate su Rai Due la trasmissione di Roberto Giacobbo?).
Ci sono passaggi che ci riportano nella storia della musica, e si finisce col parlare dei Beatles e della morte (e sostituzione) di Paul McCartney. Di nastri ascoltati con il rewind per catturare i messaggi subliminali (guarda caso sempre inneggianti al demonio). C’è il rock, il metal e chi più ne ha, più ne metta. C’è Manson (quello cattivo, Charles).
C’è la fantasia macabra del popolo ebraico che si nutre del sangue dei bambini cristiani. C’è la stregoneria, con donne che si concedono al signore del male per fare del male. C’è qualche eroe – Trump? – che ci salverà dal “complotto” globale di cui tutti sanno, ma che nessuno ferma.
Complotto che complotto non è!
Uno degli aspetti fondamentali di tutta la narrazione di questo libro, La Q di Qomplotto, è proprio la comprensione che quando si parla di complotto, con riferimento a QAnon, non si può utilizzare questo termine!
Questo non è un complotto! E’ come gridare al vento un segreto, e ritenere che continui ad essere un segreto! Se tutti sanno, come fa ad esserci un complotto?
Ma la storia prende il via proprio dall’idea che un complotto ci sia stato. Qualcuno, online, in un forum chiamato 4Chan, aveva scritto post spacciandosi – e qui c’è il problema di “creduloneria” – per una gente della CIA su un piano segreto di conquista del mondo. Poi tutto ha seguito strade contorte ed è nata la leggenda.
Dal mondo, all’Italia
Come tutti i fenomeni (che ho omesso di raccontarvi, altrimenti il libro perde di valore) nel mondo globalizzato, anche se in ritardo, finiscono per diffondersi in ogni angolo del pianeta. E QAnon ha fatto ingresso anche nella realtà italiana.
Da noi la permeabilità è stata accentuata da personaggi talvolta poco credibili, talvolta appartenenti ai diversi partiti politici (per citare i più noti, nel libro ci sono approfondimenti, ma basta fare qualche ricerca sui quotidiani, possiamo nominare la destra ed il Movimento 5 Stelle).
Ed infatti, tornando indietro anche solo con la memoria, troviamo citati spesso nella cronaca politica nazionale i problemi legati alle scie chimiche (altro complotto alla luce del sole), le antenne del 5G installate di nascosto durante la finta pandemia (la scusa per tenerci in casa), Soros e l’immigrazione clandestina… e chi più ne ha, più ne metta.
Ma l’Italia non è nuova a queste follie.
Fatti di cronaca
Nelle parti finali del libro, calandoci nel mondo Italia con maggior profondità, si analizza come le storie viaggino velocemente invadendo il quotidiano di chiunque. Ed un esempio importantissimo – con la sua dettagliata analisi – è il caso dei Diavoli della Bassa Modenese. Oppure le storie su i Bambini di Satana di Bologna. E più di recente il caso Bibiano.
Per chi volesse approfondire ulteriormente il tema, consigliato è leggere il libro di Pablo Trincia: Veleno. Una storia vera. Volendo la storia è anche disponibile in podcast, su Spotify grazie a Repubblica…
Storie, queste, dolorosissime per chi le ha vissute. Ma importantissimo capire la loro genesi, non solo il come, ma anche il perchè siano nate, come si siano evolute e come stiano evolvendosi ancora.
Leggere per capire (il mondo, la società, la storia ed il prossimo futuro)
Leggere, dunque, è lo strumento che ci aiuta a capire. O almeno, ci aiuta a cercare di comprendere quanto accade intorno a noi. Non è questione da poco.
Questo volume, personalmente, l’ho trovato molto interessante. Aiuta a scremare le notizie che si apprendono dai mass-media (spesso poco approfonditamente), a costruire uno scenario che viviamo ormai quotidianamente.
Soprattutto aiuta, a mio avviso, a capire perchè il debunking molte volte non funziona.
E’ una lettura consigliata a chi si interessa di società e fenomeni culturali. Va preso con le pinze, ovviamente, e sempre letto in modo critico. Non ci saranno verità assolute, ma spunti di riflessione sicuramente.
E’ un punto di partenza per conoscere meglio cosa accade intorno a noi, per ragionare sulla storia contemporanea e per parlarne in modo più concreto.