Honor 20 Pro è uno smartphone che rientra, a pieno diritto, nella categoria dei “top di gamma” della casa cinese Honor. Si tratta di uno smartphone che, purtroppo, è giunto sul mercato in un momento di confusione e caos, legato al “ban gate” generato dalla guerra personale contro Huawei, intrapresa dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Abbiamo quindi bisogno di una doverosa premessa:
Honor 20 Pro è uno smartphone con i Google Mobile Services (GMS)
Colore ed eleganza delle forme
Nel mondo Honor il concetto di colore ha assunto un suo proprio significato. Honor 20 Pro è disponibile in tre tinte:
- Phantom Black (quello che potete vedere nelle fotografie in questa recensione)
- Phantom Blue
- Icelandic Frost
Gli effetti di luce, ed il gioco dei riflessi, sulla scocca posteriore generano un effetto davvero particolare: il modello Phantom Black gode di riflessi violacei di intensità variabile quando colpito dalla luce.
Il materiale con cui è costruito Honor 20 Pro da subito impressione di qualità premium: vetro, frontale e posteriore, bordi in metallo lucido. Anche i tasti volume e il lettore di impronte digitali è in materiale metallico.
Le linee morbide della sua scocca, con curve tondeggianti, non gridano al miracolo, ma restituiscono un’immagine molto leggera, semplice, elegante. Ed il design, nel suo complesso, rende Honor 20 Pro molto pulito, un dispositivo senza fronzoli.
Honor 20 Pro
Un motore rodato!
Sotto la scocca romba un motore rodato, è il Kirin 980 che Huawei ha già adoperato per altri smartphone della sua linea più rinomata: Mate 20 e Mate 20 Pro prima, P30 e P30 Pro poi.
Il Kirin 980 è un processore performante (ma non ci soffermeremo sui bechmark, che personalmente penso abbiano un ruolo molto, molto, marginale tra i fattori di scelta di uno smartphone), ma che allo stesso tempo si dimostra poco energivoro.
A supportare il motore concorrono una dotazione di memoria RAM abbastanza importante: 8 GB, ed uno spazio di archiviazione (però non espandibile) degno di attenzione: 256 GB.
Siccome stiamo dando i numeri, aggiungiamo all’elenco delle specifiche i dati riguardanti la batteria: 4000 mAh.
Specifiche Tecniche (clicca per approfondire)
Un tap qui e li…
Quello che Honor 20 Pro fa bene è soddisfare le attese d’uso quotidiano.
La fruizione di contenuti, quotidianamente, sul display da 6.26 pollici dell’Honor 20 Pro è ottima. La risoluzione, Full HD+, è più che sufficiente, ed anche se qualcuno potrebbe storcere il naso sulla tecnologia IPS, nel concreto non c’è ragione di dubitare della sua qualità.
Il display è luminoso, definitivo e si vede perfettamente anche sotto il sole diretto.
La scelta di utilizzare un pannello IPS non ha consentito ad Honor di inserire anche un lettore d’impronte digitali sotto il display (come invece accade per Huawei P30 Pro). Ma di questo parleremo tra poco: la scelta di utilizzare un sensore fisico ha i suoi pregi!
Il display è interrotto soltanto da un foro, in alto a sinistra, dove trova alloggiamento la camera frontale da 32 mpx (sul tema, consiglio la lettura di un articolo dedicato alla Mobile Photography).
Ovviamente non è tutto perfetto, su Honor 20 Pro.
La vibrazione durante la digitazione è un po’ fastidiosa: squittisce! E’ “acuta“, non profonda e tonda. Ed ecco che durante la digitazione lo smartphone regala il peggio di se.
Non confondiamoci, non è qualcosa per cui sconsiglierei questo dispositivo, ma è come suonare il rullante e non la grancassa ad ogni tap sulla tastiera! Sotto questo punto di vista si poteva far di meglio.
Nell’uso quotidiano a regalare le più grandi soddisfazioni è la batteria: infinita!
Supera abbondantemente le 24 ore. Si, avete letto bene: Honor 20 Pro accompagna ben oltre la giornata d’uso.
Se non si esagera con giochi, video, installazioni e disinstallazioni di App a sera si arriva anche con il 40%. E la ricarica, solo col cavo (Type-C 2.0 – non c’è la ricarica wireless, nonostante il telefono abbia una scocca in vetro! – è rapida. In tempi contenuti si riesce ad avere, nuovamente, il telefono al 100% di carica.
I limiti dell’immaginazione
Honor 20 Pro nasce per essere considerato, nel mondo Honor – e non solo, probabilmente – come uno smartphone votato alla produzione di contenuti fotografici. Ed è difficile non pensarla così, soprattutto dopo aver dato uno sguardo al suo comparto fotografico.
Quattro obiettivi:
- Un’ottica standard, con apertura f/1.4
- Un’ottica wide (grandangolare), con apertura f/2.2
- Un’ottica zoom (teleobiettivo), con apertura f/2.4
- Un’ottica macro, con apertura f/2.4
a corredo di un sensore da 48 mpx (il principale) – Sony IMX 586 da 1/2 pollici, con stabilizzazione ottica e digitale. Non tutte le lenti, in realtà, operano con egual risoluzione (scendiamo a 16 mpx sul wide, 8 mpx sul teleobiettivo e a soli 2 per le macro).
La fotocamera funziona bene, con varie modalità di scatto automatico (dalla modalità ritratto, a quella notte, per citarne due) che restituiscono immagini molto interessanti, soprattutto con l’ottica standard. Altro punto da considerare, vista la tendenza comune, è quello riguardante l’ottica zoom: lo zoom è ottico fino a 3X.
Il comparto Macro, invece, è un po’ sotto tono: messa a fuoco fissa (circa 4 cm) e poca risoluzione non rendono certo memorabili i risultati. Ma è sempre un di più che tanti smartphone non hanno!
Prove fotografiche di Honor 20 Pro
Magic UI, un’altra Emotion UI
Gli smartphone di Honor sono mossi dall’interfaccia utente progettata da Huawei, anzi no! Negli Honor troviamo l’interfaccia denominata Magic UI. Che non è poi la Emotion UI?
Uhm, diamole pure il nome che preferiamo, ma la sostanza non cambia. Honor 20 Pro ha la sua Magic UI, che è nient’altro che un’altra versione della Emotion UI (identica!).
Aggiornato ad Android 10 (Magic UI 3.0.0) è allineato a tutta la famiglia di smartphone del gruppo cinese che monta il chipset Kirin 980. La casa madre ha garantito ancora un Major Update (come da tradizione sono due, e Honor 20 Pro nasce con Android 9), ed essendo uno smartphone rilasciato con la certificazione ai Google Mobile Services godrà di tutto il parco applicazioni di Big G, anche con i futuri aggiornamenti.
L’interfaccia grafica di Honor/Huawei è ormai consolidata: tanto colore nelle icone, linee molto pulite, un’impostazione di base che non prevede il drawer delle applicazioni (ma è possibile impostarlo), gestures (ma è possibile anche utilizzare i pulsanti a display), tanta reattività e una gestione del sistema molto molto attenta ai consumi.
Anche la regolazione delle tinte del display è abbastanza curata, ma manca l’Ambient Display (purtroppo i pannelli IPS non supportano questa tecnologia). In compenso troviamo un comodo e ben fatto LED di notifica nella griglia dell’altoparlante frontale. Comodo, a tratti anche preferibile all’Ambient Display (sul mio precedente smartphone, un OnePlus 3T, c’erano entrambe le cose: ho sempre preferito il LED, più discreto e più elegante! Per me è un segno di civiltà!), non è personalizzabile (le tinte sono standard, non possiamo scegliere quella che preferiamo per ogni singola App – almeno non nativamente, si può fare con App di terze parti).
Dammi il dito!
Il lettore di impronte digitali dell’Honor 20 Pro non è – ma l’abbiamo già detto – posto sotto il display, come per il cugino Huawei P30 Pro. E’ situato sulla scocca laterale, nel frame metallico, a destra. E’ sottile, e fa parte del pulsante di accensione/spegnimento del terminale. Potrebbe sembrare una scelta azzardata, eppure funziona, e funziona alla perfezione. E’ velocissimo, precisissimo e comodissimo.
Oltre a consentire un movimento naturale della mano (con la destra, utilizzando il pollice, con la sinistra utilizzando l’indice) non fallisce mai un colpo. E quando dico mai, voglio dire che fa centro al 100% (10/10).
Inoltre, se proprio non vi dovesse bastare, è presente anche lo sblocco col volto: ma non è sicuro come quello dell’impronta! Mi ha riconosciuto anche con gli occhiali da sole e la mascherina, un paio di volte.
Una batteria senza limiti!
Honor 20 Pro: un acquisto da fare?
Nella quotidianità Honor 20 Pro è un compagno indiscutibilmente valido.
La sua fluidità è molto, molto soddisfacente, il comparto fotografico regala le sue soddisfazioni e sembra non mancargli nulla. Il design molto semplice e pulito, il peso non esagerato e le dimensioni tutto sommato ragionevoli lo rendono un telefono comodo, sotto ogni punto di vista. Ad una mano, senza attivare la modalità “ad una mano” non è certo facile da usare, ma non impossibile.
Ha tanta memoria per l’archiviazione di foto, documenti, App, video e tanta RAM da non farlo vacillare praticamente mai. Vi accompagna senza pensieri per tutta la giornata, con discrezione e tanta batteria ed ha inoltre un tocco eccentrico nelle sue cromie (della scocca).
Aggancia rapidamente la rete, ed in 4G+ si naviga rapidi e sereni (il mio operatore è Ho.) ed anche il Wi-Fi non da problemi. In chiamata si sente benissimo, pulito e forte e l’audio è profondo e chiaro sia in viva-voce che in riproduzione di musica da Spotify (ma non è stereo!).
E quindi, che fare con Honor 20 Pro?
Personalmente lo consiglio ad occhi chiusi, l’ho scelto come telefono personale e penso che mi accompagnerà per un bel po’; in questo mese insieme mi ha fatto dannare poco (solo per via di uno strano bug post aggiornamento, appena scartato. Poi, dopo aver fatto un ripristino dei dati allo stato di fabbrica – profondo – è stato tutto un’esperienza emozionante) e mi sta piacendo quotidianamente sempre un po’ di più.
Non guasta sapere che il prezzo di listino ammontava a 599€, ma adesso si porta a casa ad anche meno della metà!