II vinili sembravano destinati a scomparire, oggi invece stanno facendo riscoprire a molti il piacere della musica in casa. Il vinile da alla musica un valore sociale, arricchendone gli aspetti emozionali e culturali. Il vinile richiede un “rito” di preparazione: sfilare il disco dalla sua custodia, maneggiarlo per metterlo sul giradischi, sfiorare le levette di quest’ultimo, attese, fruscii e poi la musica.
Ma cosa serve per potersi godere un vinile?
C’è necessità di un giradischi, probabilmente di un pre-amplificatore e/o di un amplificatore e di almeno un paio di casse.
Ma se non doveste avere sufficiente spazio, nel vostro appartamento, per un impianto Hi-Fi completo, quale alternativa abbiamo? Avete una soundbar? Qui c’è la soluzione perfetta per voi, e per chiunque abbia una sorgente analogica e un impianto audio con solo input digitali.
Come collegare un giradischi analogico ad una soundbar
Adoro la musica e nella mia quotidianità c’è sempre un momento che le dedico.
Ho vissuto l’epoca delle musicassette, sono stato travolto dall’arrivo dei CD – e ne ho comperati moltissimi negli anni passati, ho vissuto l’arrivo della musica in puro digitale (MP3, WAV ecc.) possedendo i primissimi lettori Mp3 (su cui potevo archiviare circa 20 brani, quando in qualità scadente) e gli ultimi iPod. Sono un utilizzatore di Spotify Premium, così come sono stato utente Amazon Music (puoi provarlo gratuitamente per 30 giorni).. ma i vinili sono sempre stati quell’oggetto un po’ mistico a cui guardare con ammirazione.
Il problema
Quando ho deciso di aggiornare il mio set-up di materiali per l’ascolto della musica ho ragionato sull’ottimizzazione degli spazi e sulla versatilità dei prodotti.
Ho scelto un giradischi Thorens TD158 per il suo design pulito, per la qualità riconosciuta storicamente al brand e per i suoi meccanismi automatici.
Come già detto, ho scelto di ottimizzare gli spazi puntando alla versatilità dei prodotti ed invece di investire in un nuovo amplificatore e in un costoso set di casse (con il problema di doverle poi collocare da qualche parte), ho preferito una soundbar: la Samsung Q60T.
Il perchè di questa scelta? Beh, poter ascoltare sì i vinili, ma anche connettervi la TV e la consolle Xbox One, ma anche due dispositivi Bluetooth (lo smartphone o il tablet).
Di cosa abbiamo bisogno?
Recapitoliamo brevemente: è fisicamente impossibile connettere direttamente una sorgente di tipo analogico ad una di tipo digitale senza utilizzare un qualche strumento da frapporre tra i due.
Abbiamo dunque bisogno di:
- Pre-amplificatore per il giradischi: io ho scelto un TC400, ma esistono svariate alternative;
- Convertitore audio analogico/digitale: io ne ho scelto uno abbastanza economico, ma valido, di KWMobile;
- Cavo audio ottico digitale Toslink: la mia scelta è ricaduta sul cavo Toslink di AmazonBasics.
E’ fondamentale ricordarsi che il giradischi, la soundbar, il convertitore audio e il pre-amplificatore hanno bisogno di alimentazione elettrica.
La soluzione
Vediamo come collegare i diversi elementi per arrivare al risultato che desideriamo.
Per configurare l’impianto bisognerà effettuare qualche collegamento.
Iniziamo con il giradischi: con il cavo RCA lo colleghiamo al pre-amplificatore. Il giradischi va alimentato.
Dal pre-amplificatore facciamo partire un ulteriore cavo RCA che collegheremo al modulo di conversione del segnale da analogico a digitale. Fondamentale è ricordarsi di collegare al perno dedicato sul pre-amplificatore il cavo della messa a terra del giradischi (ne va della qualità audio finale).
Anche il convertitore ha bisogno di essere alimentato per funzionare.
Adesso, passando al segnale audio digitale, utilizziamo il cavo Toslink per connettere il convertitore alla soundbar. Anche quest’ultima ha bisogno di essere alimentata.
Risultato finale
Il risultato finale è soddisfacente e molto piacevole al colpo d’occhio.
Tutti i cavi sono nascosti, e le linee pulite e minimali del giradischi si fondono alla perfezione con quelle altrettanto pulite e minimali della soundbar.
La versatilità è stata premiata: con un solo dispositivo (la Q60T di Samsung) si possono gestire diverse sorgenti audio (TV, giradischi, consolle, smartphone, tablet, computer) grazie ai collegamenti Toslink, HDMI ARC e Bluetooth.
La possibilità di gestire l’equalizzazione della soundbar (e la sua espandibilità con ulteriori due satelliti) è un plus non da poco, adattando l’audio alla diversa tipologia di riproduzione con un semplice tap sul telecomando.
Ma veniamo a noi, il vinile come si sente?
Sono soddisfatto. Indubbiamente la resa non è paragonabile, per limpidezza dei suoni, ad un impianto Hi-Fi High End e un impianto dedicato è un’altra storia… ma per diverse ragioni (di cui sopra) non posso lamentarmi.
Quel rumore meraviglioso prodotto dalla puntina che scorre nelle scalanature del vinile c’è, bello e percepibile. Il giradischi suona come suonava sull’amplificatore (che avevo prima), caldo e tondo, e non ho dovuto dire addio alla mia raccolta di vinili, a quelli raccolti negli anni dai miei e a quelli che verranno nel prossimo futuro.