Bordeaux è la città che rappresenta, forse globalmente, il mondo del vino. La sua storia ruota intorno al vino rosso, i vini di Bordeaux, ed ancora oggi è meta di viaggi enoici, per appassionati, sommelier, ed estimatori del nettare divino.
Però Bordeaux non è soltanto questo, bensì sa raccontarsi anche in modo diverso: il vino c’è, ma non è ossessione.
Perchè visitare Bordeaux?
Se state leggendo questo articolo, probabilmente, una risposta a questa domanda già l’avete! Altrimenti ve ne suggeriamo qualcuna noi.
Un viaggio a Bordeaux non è per forza legato alla passione per il vino, ma è ragionevole voler scoprire questa città dell’Aquitania anche solo mossi dalla curiosità!
- Bordeaux è una città viva, “colorata” e dall’aria vivace
- I dintorni di Bordeaux regalano la possibilità di vivere esperienze diverse
- La Citè du Vin è un’esperienza completa, per amanti, e non, del vino
- Bordeaux non è così difficile da raggiungere, è la meta perfetta per un weekend alternativo
Anche se l’elenco potrebbe non esaurirsi qui, proviamo a raccontarla questa città, senza dilungarci troppo in vezzosità poco utili al lettore.
Gennaio: la città brulica di luci e voci
Il nostro viaggio a Bordeaux è durato qualche giorno, agli inizi del nuovo anno (il 2020). Dopo i festeggiamenti del capodanno, in una Milano carica di botti, sirene, spumante e sorrisi di amici, l’aereo che da Bergamo ci avrebbe condotti a Bordeaux era pronto a decollare.
Abbiamo, quindi, lasciato il freddo italiano per raggiungere il sud-ovest della Francia, curiosi di imbatterci in una cittadina di cui poco sapevamo, non avendola mai visitata prima!
Bordeaux si è rivelata subito una sorpresa: la città, anche a Gennaio, brulicava di voci e luci (beh, il Natale era ancora vicino!). Non ci saremmo, però, aspettati tanta vitalità per le vie cittadine durante tutte le ore del giorno e della notte!
Dormire, tanta offerta, ma prezzi alti!
Bordeaux offre un’incredibile varietà di hotel e bed and breakfast di cui poter usufruire. I prezzi non sono propriamente contenuti (neppure a Gennaio) e la disponibilità di alloggi liberi non è sempre assicurata.
Noi, con un po’ di ricerca, siamo stati fortunati… poteva andarci meglio, indubbiamente, ma abbiamo potuto dimorare per tutto il tempo della nostra permanenza in un hotel, carino (non di più!) in pieno centro città, accanto al teatro dell’opera: Hotel des 4 Soeurs.
Visitare Bordeaux
Per visitare Bordeaux possono bastare due, tre giorni. Averne di più sicuramente potrebbe essere utile, per dedicarsi anche ai dintorni! Come fare a non suggerire una visita a Saint Emilion? Tranquilli, ve ne parleremo!
La città è antica, la maggior parte delle tappe da fare, per una visita completa, è all’interno delle mura antiche. Altre piccole perle cittadine sono subito fuori dal centro più antico e la Città del Vino, forse, è l’unica attrazione che richiederà un po’ più di tempo per essere raggiunta!
Il centro storico
Il centro storico è la stata la prima cosa a cui abbiamo dedicato attenzione. Arrivati in serata, con un leggero languorino, dopo aver lasciato i pochi bagagli in hotel, ci siamo lasciati guidare dall’appetito, per le stradine del centro città. Tra i tanti locali, dove è possibile ristorare (Attenzione! Non tutti cucina fino a tarda sera, e spesso sono pieni!) la scelta di godere di cibi locali, o di cibi internazionali – giapponese, cinese, asian-fusion, fast food, ecc. – è ampia.
Già durante la piccola passeggiatina serale ci siamo resi conto che la città non è poi così estesa. Si sviluppa parallelamente al lungo fiume, la Garonna, e tutte le attrazioni storiche sono piuttosto concentrate.
Consigliate sono la visita alla Cattedrale di Sant’Andrea, la chiesa principale della città. Accanto ad essa v’è un campanile che domina la piazza ed il centro. E’ possibile anche salirvi per ammirare i tetti di Bordeaux.
Noi abbiamo optato per non fare la visita, nel campanile, poichè pioveva e tirava vento. Non sarebbe stato certo piacevole trovarsi li su, inzuppati fradici!
Soffermando ancora l’attenzione sull’emisfero mistico e religioso della città, altra chiesa che merita una visita, obbligatoria!, è quella dedicata a Saint Michel. Non distante dalla Garonna, ma fuori dal perimetro murario medioevale, essa è conosciuta per la torre campanaria, di 115 metri, che è tra le più alte della Francia.
La chiesa, però, al suo interno, per quanto suggestiva e cupa – tratto tipico del gotico – non è particolarmente d’impatto! Antistante la chiesa vi è una bella ed ampia piazza, ma tanto maltenuta: immondizia a terra, scarpe abbandonate nelle aiuole, qualche personaggio alticcio anche in pieno giorno…
Restando in tema “ecclesiastico”, ma spostandoci nuovamente verso l’hotel, troviamo una bellissima chiesa. Dedicata originariamente a San Domenico, fu poi ribattezzata Notre Dame.
La chiesa intitolata a Nostra Signora fu eretta su quelle che furono le macerie del convento domenicano abbattuto, ma si scelse di darle un’identità barocca. L’architettura di Notre Dame in Bordeaux è particolare: il suo pregio, particolare, è l’acustica, di fatti la chiesa è utilizzata, frequentemente, per concerti.
Indubbiamente è un edificio da visitare, bello, ricco, suggestivo.
La Grosse Cloche
La Grosse Cloche è una delle meraviglie di Bordeaux.
La torre civica, imponente, elegante, è uno dei monumenti più belli e interessanti della cittadina.
La sua bellezza è inconfutabile, la torre campanaria si vede anche da lontano, dominante la stradina sottostante. I suoi mattoni chiari, il tetto scuro, sono belli come un tempo. La campana che troviamo ancora oggi nella Grosse Cloche di Bordeaux ha un’età considerevole, colata nel 1775, e le sue dimensioni sono considerevoli: 2 metri d’altezza, 7.800 Kg.
La sua creazione era legata alla necessità di annunciare, con il suo suono, gli avvenimenti importanti: vendemmia, incendi, feste. Su di essa svetta la banderuola di rame, con un leone (ricordo d’Inghilterra).
Una città che brulica di vita
I giorni trascorsi a Bordeaux sono stati giorni sereni, lenti e gioiosi. Nonostante fossimo in pieno inverno, ed ogni tanto un po’ di pioggia, di quella fitta e sottilissima, ci ha abbracciato, non è mancata occasione per sentirsi sorridenti.
Le temperature non troppo rigide hanno reso sempre piacevole passeggiare, ed il sole, quando apparso, ha regalato colori e scenari piacevolissimi. La città è viva, brillante, piena di vita.
I locali sempre pieni, i negozi ricchi e colorati, la cucina gustosa, le possibilità di trascorrere una serata tranquilla, varie. Ad ogni ora, insomma, c’è qualcosa da fare: visitare un museo, passeggiare lungo il fiume, andare per le campagne, assaggiare manicaretti locali, shopping, e anche un bell’espresso (di quelli buoni) non si fa desiderare.
Le colazioni golose
Tra le cose che più ci hanno deliziato, a Bordeaux, sono stati i momenti dedicati al primo pasto della giornata: la colazione.
Il primo giorno, dopo un risveglio piacevolissimo, con fuori le nuvole e la pioggerella sottilissima, ci siamo dedicati alla scoperta della città. Dopo un lungo peregrinare tra le strade e i monumenti del centro storico, una calda, corposa e golosa colazione ci aspettava. Un po’ alla cieca ci siamo lasciati attrarre dalla vetrina, rustica ed accogliente, di Le Boulanger de l’Hotel de Ville.
Le Boulanger de l'Hotel de Ville
La boulangerie, o meglio il panificio-pasticceria, è accogliente, caldo, pieno di profumi deliziosi. Con il clima freddo appena entrati c’è sembrato il paradiso.
Dopo esserci accomodati in uno dei tavolini (pochi) disponibili, abbiamo ordinato un caffè espresso, un té e due pain au chocolat.
Il caffè, con molta onestà, era molto buono. Più leggero dei nostri ristretti, cosa che io apprezzo, e molto meno carico di robusta, più delicato e meno bruciato! Per me, meglio di tanti caffè bevuti in Italia.
Il pain au chocolat è stato buono e ristoratore che ha meritato anche un bis. Il conto, alla fine, con aggiunta di una spremuta di arance fresche non è stato neppure così caro. Abbiamo speso meno che per una colazione al centro di Milano.
Brioche, senza limiti!
Altro luogo accogliente in cui fare colazione, baciati dal sole d’inverno, o dal tempore primaverile, è l’Aux Meraveilleux de Fred, a due passi dal lungo fiume. Parte di una catena di pasticcerie diffuse nei paesi francofoni, essendovi sedi a Parigi ed anche a Bruxelles.
Nonostante ciò, dalle vetrine sulla strada si possono ammirare i pasticceri preparare brioche giganti e meringhe altrettanto grandi. Le brioche, in vari gusti, sono morbidissime e gustosissime. Consigliate. Con una si fa abbondantemente colazione in due/tre persone. Caffè francese, lungo e piacevole, té e quant’altro si desidera preparato al piccolo bancone bar della pasticceria. Prezzi: onesti.
Canelés
Tradizionali di Bordeaux sono i dolcetti chiamati Canelés. La loro storia è antichissima, e risale a circa il quindicesimo secolo. La loro storia è piuttosto contorta, ed oscilla tra l’essere oggetto importante per l’economia locale e l’essere esclusività di confraternite di artigiani panificatori.
Col tempo, e con lo sviluppo di una mentalità imprenditoriale più articolata, si arrivò nel 1992 a un’immissione sul mercato di oltre 4.5 milioni di dolcetti.
Ma cos’è il Canelé? Trattasi di un dolcetto “sodo“, brunito intorno, quasi caramellato. L’impasto, compatto, non è gommoso, ma quasi. Aromatizzato con cannella, vaniglia o rum. Carini a vedersi, pesantucci (pieni di uova e burro) e piacevoli al palato. Non sono certo un dolce indimenticabile, ma vanno assaggiati!
Dove mangiare
A Bordeaux quello che non manca di certo è il dove poter mangiare manicaretti, ma come ogni città ha posti più o meno interessanti. Noi ne abbiamo provati alcuni, e vi lasciamo i nostri suggerimenti (che trovate anche – con indirizzo, dati e brevi appunti – sulla mappa Mapstr).
Le Loup
Ambiente curato, minimale, atmosfera calda ed accogliente. Le Loup è uno di quei posti che scopri per caso, non è il classico locale da turista, e che ti lascia col sorriso in volto.
Ci siamo accomodati al tavolo che ci avevano riservato (è sempre meglio prenotare, a Bordeaux), e subito ci hanno accolto con una piccolissima delizia di benvenuto.
Abbiamo ordinato dal menù un po’ di piatti: antipasto con foie gras e pane caldo e un risotto con verdurine (carote e rape) – si, il risotto lo servono come antipasto! Entrambi molto, molto gustosi.
Hanno fatto seguito un piatto di capesante scottate ed un tortino di quaglia, con fegato e purea di verdure: belli e gustosissimi. Infine due dolci: un profitterol al cioccolato fondente, con frutti rossi ed un semifreddo al mandarino, coperto di meringa all’italiana flambè al Cointreau.
Prezzo in linea con le aspettative, visto il locale e la qualità del cibo: tra i 35€ ed i 40€ a testa, con vino (calice di Bordeaux) e caffè.
Le petit Commerce
In centro, non distante dalle vie del passeggio di Bordeaux, un piccolo localino, sempre affollato e dove è quasi obbligatorio prenotare con un certo anticipo, si può cenare col profumo della brace ed il sapore del mare. Di tratta di Le petit Commerce.
Appena giunti alla porta del locale, tra il chiacchiericcio e il profumo di carbonella, l’appetito si accende. Accomodati, con un bel bicchiere di vino bianco, freddo, si può iniziare a godere del sapore del mare. Ostriche, freschissime, e spiedini di gamberi alla brace.
Le ostriche, sembrerà strano, ma sono un prodotto che ha altissima qualità a Bordeaux e dintorni, così come le cozze. Ed infatti ci siamo dedicati anche ad una zuppetta di cozze molto molto delicata.
Infine una grigliata di branzino e un brodino di mare. Niente dolce, ma tanta soddisfazione. Il prezzo? Molto meno caro di quanto ci si potrebbe mai attendere.
Brasserie Bordelaise
Non c’è due, senza tre. Ed ecco l’ultimo suggerimento che vi diamo: la Brasserie Bordelaise.
Un locale molto bello, esteticamente, dalle dimensioni davvero ampie. Nonostante una prima salette molto accogliente, tra bottiglie di vino e tavoloni di legno massello, subito dietro c’è una sala enorme, su due piani.
La cucina è tipica, ma risente della posizione estremamente turistica, ed i prezzi non sono dei più contenuti.
Abbiamo goduto, comunque, di foie gras, zuppa di carne e di altre bontà a base di carne. Tutto molto gustoso, indubbiamente, ed aspetto importante è che la Brasserie chiude le cucine davvero a tarda sera.
Tutta la città però pullula di localini, con cucine rapide, etniche, locali e l’offerta è amplissima. L’importante è godersi la serata/giornata… ovunque si decida di cibarsi!
Continua…